Con Halloween dietro le spalle e il Natale alle porte molti di noi stanno pensando a regali da fare agli altri o a noi stessi. E il Black Friday sembra essere qui esattamente per rispondere a questa esigenza, dandoci un giorno dedicato a soddisfare il nostro desiderio di prenderci cura di qualcuno o toglierci uno sfizio. Per questo non possiamo esimerci da una puntata speciale delle nostre impronte in cui parlare un po’ della sostenibilità nei nostri acquisti.
Se sono mesi che aspettate questo giorno e avete già nel carrello quello che vi serve, la rubrica di oggi non è per voi, ma ricordatevi di scegliere le opzioni di spedizione migliori per il clima; se invece siete tra quelli che si farebbero volentieri tentare da qualche offerta in questi giorni continuate a leggere, perché cercheremo come migliorare la nostra impronta durante eventi come Black Friday, Cyber Monday e Single’s Day.
Che un evento come il Black Friday spinga ad acquisti compulsivi è facile da capire: prezzi stracciati, spedizioni gratuite, tutto elaborato in modo da farci comprare quella maglietta in più che non ci dispiace, di qualità scadente, e che metteremo poche volte prima che si buchi. Il problema, tuttavia, non è certamente nuovo: i periodi di saldi rispondono alla medesima esigenza, cercando di stimolare il consumo prima delle Feste e di liberarsi delle rimanenze di magazzino in seguito. La questione, ora, è piuttosto legata alla scala degli acquisti, ossia alla quantità di cose che compriamo, e al fatto che, essendo oramai in una vera e propria emergenza climatica, dovremmo cominciare a pensare un po’ di più a ciò che acquistiamo.
Facciamo un esempio tra tutti: le scarpe della Lidl a 13 euro. Scarpe che qualcuno di noi potrebbe aver comprato più per divertimento che per bisogno; che però sono state prodotte con vari materiali, assemblati uno dopo l’altro da qualcuno in qualche luogo del mondo e trasportate fino a noi; che verranno usate qualche tempo e poi, valendo il loro prezzo, si romperanno e getteremo, perché non vale la pena far riparare delle scarpe da 10 euro.
La conseguenza? Combustibili fossili usati per la produzione e per il trasporto, plastica creata per i materiali, un rifiuto difficilmente riciclabile in più in discarica; e tutto in quei modici 13 euro.
Se applichiamo lo stesso pensiero a tutto ciò che “ci stuzzica” su una piattaforma di acquisto online o in negozio ci rendiamo conto che forse dovremmo comprare molte meno cose, o almeno molto meglio.
In effetti, esistono molti modi di migliorare un’impronta di questo tipo, per cui tanto vale preparare una lista in ordine di importanza:
- Chiederci se abbiamo davvero bisogno di quello che stiamo per comprare;
- Chiederci se possiamo comprare qualcosa di simile che abbia un minore impatto ambientale e climatico;
- Chiederci se abbiamo scelto, tra gli acquisti dello stesso tipo, l’alternativa più sostenibile (o se almeno ne ho cercate!);
- Chiederci se abbiamo scelto il metodo più sostenibile per acquistarlo: che metodo di spedizione abbiamo preferito? La piattaforma su cui acquistiamo come si comporta, generalmente, rispetto all’emergenza climatica?
- Chiederci se possiamo compensare il nostro acquisto in qualche modo: per tutto quello
Se questo ci fa pensare “ma allora così non comprerò più nulla!”, è perché diventiamo consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni anche in questo ambito, ma questo non deve spaventarci: è solo così, infatti, che possiamo cambiare la realtà perché ci renda più facile rispondere positivamente alle domande che abbiamo menzionato.
Che vuol dire?
Le grandi aziende seguono le nostre scelte, oltre a cercare di guidarle, e questo accade anche in merito alle decisioni ambientali: siamo sicuri che abbiate notato quanti prodotti verdi vengano oramai pubblicizzati, quanto le aziende cerchino di apparire sempre più ecocompatibili (alcune, a dir la verità, facendo greenwashing più che trasformandosi in realtà più sostenibili). Insomma, le cose stanno già cambiando, e tutto per merito della maggiore sensibilità ambientale che stiamo sviluppando tutti quanti.Lo stesso può avvenire per eventi come il Black Friday: una grande piattaforma di shopping online ha annunciato che compenserà tutte le emissioni legate alle spedizione durante Black Friday e Cyber Monday. Una trovata di marketing, certamente, ma che ha comunque una conseguenza parzialmente positiva sulla realtà, e apre a una “concorrenza verde” che è il seme delle trasformazioni che dovrebbero avvenire nell’economia perché davvero possiamo definire le nostre vite in maniera più sostenibile.
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