L’impatto dei trasporti: quanto è ecologico viaggiare in treno
Il 27% delle emissioni totali dell’UE deriva dai trasporti. Ecco perché viaggiare in treno può ridurre l’impatto ecologico dell’intero settore.
di Alberto Arcà
Ad oggi, il settore dei trasporti è uno dei principali responsabili del cambiamento climatico, contando per circa il 27% delle emissioni totali dell’Unione Europea e il 24% delle emissioni in Italia. Per ridurre al minimo tale impatto ecologico, il trasporto ferroviario rappresenta una grande opportunità per un futuro sostenibile del settore.
Meno emissioni
Secondo la Comunità Ferroviaria Europea e l’Unione Ferroviaria Internazionale, le ferrovie generano meno dell’1,5% delle emissioni totali derivanti dai trasporti nell’UE nonostante effettuino l’8,5% degli spostamenti. A parità di chilometri percorsi, infatti, il trasporto merci sui binari porta a una riduzione del 76% delle emissioni di CO2 per chilogrammo rispetto al trasporto su gomma. Se il trasporto ferroviario di merci fosse raddoppiato, eliminando così parte dell’autotrasporto, ci sarebbe una riduzione annua di 45-55 milioni di tonnellate di CO2. Per quanto riguarda invece lo spostamento passeggeri, Ecopassenger ha confrontato l’impatto ecologico di diversi mezzi di trasporto per la tratta Bruxelles-Berlino, dimostrando che le emissioni dei treni sono 3,7 volte inferiori di quelle su strada e 4,3 volte inferiori al transito aereo.
Secondo uno studio condotto dall’International Energy Agency (IEA), se gli spostamenti attualmente effettuati via treno fossero invece condotti dall’insieme di aerei, automobili e camion esistenti, avremmo nell’atmosfera tanti gas serra in più quanti ne emette, in un anno, l’intero continente Africano!
Una migliore efficienza energetica ed economica
Essendo il settore dei trasporti più elettrificato, il sistema ferroviario ha una limitata dipendenza dai combustibili fossili che gli permette di ricorrere a fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, sebbene il sistema ferroviario a livello globale costituisca l’8% del trasporto passeggeri e il 7% del trasporto merci, esso utilizza solamente il 2% dell’energia totale utilizzata dal settore dei trasporti. Dato il loro ridotto impatto ambientale, i treni vengono definiti ad alta efficienza energetica rispetto ad altri mezzi. In un contesto politico dove la protezione dell’ambiente e l’efficienza energetica diventano obiettivi prioritari, tali caratteristiche offrono una posizione strategica anche in termini di concorrenzialità economica.
Ciclo vitale: l’impatto ecologico dell’infrastruttura
Mentre il processo di mantenimento richiede un minimo utilizzo di energia ed emissioni, il principale impatto ecologico del settore ferroviario deriva dalla produzione e costruzione delle infrastrutture dedicate. A seconda della posizione geografica e delle caratteristiche del territorio in cui si vuole costruire, le linee ferroviarie richiedono un determinato quantitativo di acciaio, ferro e cemento. Soprattutto quest’ultimo è uno dei materiali che in produzione emette più CO2: nel 2015 l’industria cementifera costituiva l’8% delle emissioni globali.
Per questo, quando si vuole investire in un progetto apparentemente sostenibile come il rafforzamento del trasporto su rotaia, è essenziale concentrarsi su pianificazioni ferroviarie che minimizzino l’utilizzo di questi materiali e che rendano possibile il trasporto di grandi quantitativi di persone o merci per compensare le emissioni infrastrutturali. In ogni caso, se messe a confronto, le emissioni totali derivanti dalle infrastrutture, dalla produzione di carburanti e il mantenimento del trasporto su rotaie hanno un minor impatto ecologico di tutte le emissioni provenienti dell’autotrasporto. Inoltre, i benefici non si limitano solo all’ambiente, ma includono miglioramenti in sicurezza e in sanità pubblica.
Treni ad alta velocità
Tra i molteplici vantaggi di un trasporto su rotaia, è indispensabile menzionare l’importanza delle linee ad alta velocità. In questi ultimi anni, esse hanno avuto una rapida espansione, offrendo un’alternativa valida ai voli di breve distanza che, come abbiamo evidenziato in precedenti articoli, hanno un impatto ecologico tutt’altro che indifferente. L’International Energy Agency (IEA) ha dichiarato che la costruzione di queste linee può diminuire il trasporto aereo della stessa rotta fino all’80%. Per dare un esempio pratico, in Europa l’apertura della linea Eurostar Bruxelles-Londra ha portato ad una riduzione del 55% in termini di chilometri percorsi dai voli sulla stessa tratta. Pertanto, secondo l’IEA, la costruzione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità può produrre quasi immediatamente benefici netti di CO2.
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A dimostrazione dell’enorme potenziale di mitigazione delle emissioni delle linee ad alta velocità, oltre che della loro rilevanza economica, più della metà dei progetti prioritari (priority projects) dell’Unione Europea consistono nella costruzione di linee ferroviarie dedicate. Con un sistema ferroviario capillare, capace di collegare efficientemente i vari stati membri, l’Europa potrebbe mitigare e ridurre drasticamente l’impatto ambientale dovuto al settore dei trasporti. Tra i vari progetti che vedono protagonista l’Italia, la linea Berlino-Verona / Milano-Bologna-Napoli- Messina-Palermo potrebbe rappresentare la colonna vertebrale per il trasporto di merci, e non solo, dal nostro paese verso il resto d’Europa e viceversa.
Nonostante i numerosi progetti e proposte, è ancora molto presto per parlare di un sistema ferroviario europeo, o addirittura globale. Le difficoltà relative ad un’idea di tale entità sono innumerevoli: mancanza di volontà politica (essendo un progetto a lungo termine e transnazionale), problemi tecnici, strutturali (in base alla conformazione del territorio) ed economici e via discorrendo. Inoltre, è importante tenere in considerazione le implicazioni sociali della costruzione di ferrovie, come ad esempio per la TAV Torino-Lione.
Le potenziali “barriere non-tecnologiche” allo sviluppo del settore ferroviario sono un argomento delicato che deve essere riconosciuto e valutato in futuri progetti. Malgrado queste difficoltà, i vantaggi economici, sociali e soprattutto ambientali rendono lo sviluppo del settore ferroviario una prerogativa di ogni agenda politica. Come cittadini, noi dobbiamo essere garanti che tale agenda venga rispettata e che il trasporto su rotaia sia disponibile, efficiente ed economicamente accessibile.
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