PAC-2024

Semina oggi, Raccogli Domani

Semina oggi, raccogli domani: gli scenari cruciali della Politica Agricola Europea verso le elezioni del 2024

La nuova PAC 2023-2027 punta a bilanciare sostenibilità e agricoltura, con fondi dedicati a eco-schemi e misure climatiche.

 

Articolo di Stefano Cisternino

Illustrazione di Beatrice Maffei

 

Con le elezioni europee del 2024 alle porte, la politica agricola dell’Unione Europea (UE) è al centro del dibattito. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha recentemente annunciato un cambio di rotta nel dibattito agroalimentare, sottolineando la necessità di un “dialogo strategico” sul futuro dell’agricoltura nell’UE. Ma quali sono gli scenari possibili per la politica agricola europea nel periodo precedente alle elezioni?

 

Il Partito Popolare Europeo (PPE), il più grande gruppo del Parlamento Europeo, sta cercando di assicurarsi il voto degli agricoltori, capitalizzando sul malcontento generato dalle politiche verdi. Questa mossa è vista da alcuni come un tentativo di creare un falso dilemma tra il sostegno agli agricoltori e la protezione dell’ambiente. Tuttavia, la Commissione Europea ha chiarito che l’agricoltura e la protezione dell’ambiente possono coesistere, come evidenzia nelle nuove riforme della PAC (Politica Agricola Comune) per il periodo 2023-2027.

 

La nuova PAC mira a una maggiore sostenibilità, con almeno il 25% del budget per i pagamenti diretti destinato a eco-schemi che incentivano pratiche agricole più rispettose del clima e dell’ambiente. Inoltre, almeno il 35% dei fondi è allocato a misure di supporto per il clima, la biodiversità, l’ambiente e il benessere degli animali. Queste riforme sono in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e rappresentano un passo avanti verso un’agricoltura più sostenibile.

Inoltre, per la prima volta, l’uguaglianza di genere e la partecipazione delle donne all’agricoltura fanno parte degli obiettivi dei piani strategici della PAC, segno evidente che l’UE sta prendendo misure per rendere il settore più inclusivo.

 

La componente del cambiamento climatico nella politica agricola dell’UE è forse la più critica e urgente. Mentre il mondo lotta con la crescente crisi climatica, l’UE ha un’opportunità unica di dare l’esempio, mostrando che l’agricoltura sostenibile non è solo un ideale elevato, ma una necessità pratica. L’attenzione della PAC  verso gli schemi ecologici e l’allocazione di una parte significativa del suo budget a misure per il clima e la biodiversità è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, la vera prova sarà nell’attuazione e nella volontà di adattare queste politiche man mano che nuovi dati sul clima e tecnologie diventano disponibili. Le elezioni del 2024 potrebbero fungere da referendum su quanto bene l’UE sta bilanciando le esigenze immediate degli agricoltori con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine. L’esito potrebbe accelerare o rallentare la transizione verde dell’UE in agricoltura, con ripercussioni che vanno ben oltre la comunità agricola.

 

In conclusione, mentre ci avviciniamo alle elezioni europee del 2024, gli scenari per la politica agricola europea sono modellati da una combinazione di nuove riforme della PAC, strategie politiche, fattori geopolitici e ambientali esterni e una crescente attenzione all’inclusività sociale. Ognuno di questi elementi avrà un ruolo cruciale nel determinare la direzione della politica agricola nell’UE, rendendola una questione chiave da seguire alla vigilia delle elezioni.

 

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